pensieri.parole.fantasia: LA GUARDIANA E LA CREATURA ERRANTE.....mini storia parte 2

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lunedì 25 marzo 2013

LA GUARDIANA E LA CREATURA ERRANTE.....mini storia parte 2

La spiaggia era coperta di torce che illuminavano il manto buio del mare, Melany era seduta su un tronco, un bicchiere di birra alla mano, Darren continuava a fissarla, ma non era davvero in vena di una delle sue scenate, di nessun genere; ancora si chiedeva cosa ci aveva trovato di tanto bello quando le aveva chiesto di uscire la prima volta, ogni cosa di lui la irritava, iniziando dal suo carattere al suo immergersi nel profumo più costoso per pare colpo. Pensando al suo tipo ideale come in automatico i suoi pensieri tornarono a Jared; quello strano ragazzo così maledettamente bello, Melany si chiese se era davvero cosi bello ai suoi occhi o era solo una sua fantasia, come un sogno ad occhi aperti. << terra chiama Melany >>. Gabby le prese il bicchiere vuoto e le porse uno pieno. << che cos'hai?, sei cosi fra le nuvole >>. I suoi pensieri vennero sfumati via, come le onde del mare portavano via la sabbia. << niente, pensavo... >>. Darren la avvolse da dietro le spalle baciandole il collo scoperto, i biondi capelli erano attorcigliati in uno chignon. << ciao dolcezza >>. Non appena arrivò si alzò e se ne andò, non era davvero in vena di affrontare quel rompi scatole.
Jared era ancora incerto sul da farsi, si trovava sopra la grande scalinata che lo portava giù in spiaggia, la vista del mare lo faceva rabbrividire. Non ne era spaventato per un motivo preciso; un trauma, la paura di nuotare, tutt'altro. Aveva paura, che se qualche cosa fosse andata storta avrebbe  mandato all'aria l'intera copertura che tutti i membri della sua "famiglia" avevano faticato ad ottenere, doveva resistere ancora pochi giorni, e tutto si sarebbe stabilizzato. Eppure si trovava li, a pensare a quella ragazza dai capelli bianchi, alle sue piccole orecchie a punta, alla sua pelle di marmo. Sapeva che era diversa, ma sapeva anche che doveva stare attento, sia a lei che a tutta la sua famiglia, visto che avevano la fama di cacciare tutte le creature erranti come lui. Si tirò giù il cappuccio per non farsi vedere il viso, tutti trovavano bello il suo viso, ma era solo perché la trasformazione era già in atto, e mancava poco al suo 20° compleanno; che avrebbe fatto di lui un tritone a tutti gli effetti. Jared notò subito Darren e l'amica goffa che ci provava con quello che doveva essere una specie di fidanzato. " che amica" pensò. I loro sguardi si incrociarono, e Darren lo fulminò quasi con lo sguardo. Non sapeva nemmeno perché si trovava li, infondo era solo una ragazza, ed era lui che doveva attirarla a se, e non il contrario. Camminava a debita distanza dal mare, non voleva rischiare, una sola goccia e tutti lo avrebbero visto; avrebbero visto la sua vera natura. Camminò per un periodo di tempo che a lui sembrò lunghissimo, tra i compagni di scuola riconosceva tutti, ma nemmeno uno riconosceva lui. "molto meglio così", si disse. Non appena gli balenò per la testa che quello che stava facendo era una cosa senza senso, girò i tacchi per andarsene, ma inciampò su qualcuno. La figura minuta si afferrò a lui per non cadere e se la ritrovò sopra. << ti chiedo scusa, mi stavo togliendo la sabbia di dosso e non ti ho proprio visto >>. Melany  rimase senza fiato. << dobbiamo smetterla di incontrarci come due calamità naturali >>. Nessuno dei due fece una mossa. Lei sapeva di conoscerlo, ma non credeva fosse reale fino a quel punto. << Melany, sono Jared, ricordi? ti ho portato le poesie oggi >>. Come poteva dimenticare. Ma la cosa che la lasciò senza fiato era che il cappuccio della maglia gli era caduto, mettendo in mostra tutto il suo viso, compresi i suoi capelli, biondi come il sole, mossi come il mare più quieto e lunghi fino alle orecchie. Il pallore della luna metteva in risalto la sua pelle. Melany fece un mezzo sorriso, ma non sapeva neanche lei perché. Il vento iniziò a soffiare forte formando tutto intorno a loro dei piccoli vortici di sabbia,non appena li notò scosse la testa, e si fermarono. << dovremo alzarci non ti pare, il tuo amico non smette di fissarci >>. Melany mandò un'occhiata veloce a Darren, ma non lo stava fissando davvero. Melany si ricompose, sul volto di Jared si formò un largo sorriso, sembrava più minuta di quanto la ricordava, e la trovava graziosa. << ti chiedo scusa, sono un vero disastro, una frana totale >>. Melany si immerse nel blu mare dei suoi occhi, e adesso sapeva che ciò che vedeva era reale e non il principe di una delle sue mielose fantasie. Guardando ancora Darren rosso di rabbia prese il braccio del suo nuovo accompagnatore, e lo trascinò via, su per il pontile. Melany corse verso il bordo del pontile lasciandolo indietro. Jared si assicurava che fosse a debita distanza dall'acqua, tutto era nella nella norma. si sedette accanto a lei, i piedi penzolavano nel vuoto. << avevi detto che non saresti venuto! >>. Domandò lei sperando che non notasse il rossore sulla sua candida pelle. << avevo detto che non mi piaceva il mare, non che non sarei venuto >>. Melany si rese subito conto che c'era qualche cosa che lo tormentava, guardava il mare in continuazione con un aria persa. Jared stava per tirarsi di nuovo su il cappuccio, ma due mani lo bloccarono. << no, aspetta >>. Jared non aveva mai avvertito un tale calore nel suo corpo come in quell'istante, due piccole mani avvolte nelle sue. Era la creatura più bella che avesse mai visto, sembrava una bambola di porcellana, cosi delicata, cosi pallida, cosi perfetta. << hai tutta la sabbia nel cappuccio >>. Jared si accorse che la sua voce tremava mentre si avvicinava a lui per scuotergli il cappuccio. Era cosi tanto vicina a lui da poter sentire la sua essenza fresca sul viso. Le sue mani si mossero delicate come petali di rosa tra i suo capelli togliendo ogni granello di sabbia, lui sperava che quella sabbia non finisse mai, cosi da trattenere le sue dita e il suo viso a quella distanza cosi invitante. Il volto della ragazza era sfavillante, fino a quando la sua espressione cambiò.Lui in automatico si girò dove stava guardando. Delle strane luci arrivavano da dietro degli scogli molto lontani da loro. Anche Jared scattò, stava accadendo qualche cosa, qualche cosa di brutto. 

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